Perché scrivere a mano fa bene alla nostra memoria

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  • Categoria dell'articolo:Neuroscienze
  • Ultima modifica dell'articolo:15 Settembre 2024
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scrivere a mano migliora la nostra memoria
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di Antonio Martone

Nell’era digitale in cui viviamo, la maggior parte di noi utilizza quotidianamente la tastiera per prendere appunti, scrivere e comunicare. 

Eppure, dietro l’apparente praticità del mondo digitale, un’antica abilità manuale sta conoscendo una sorta di “rivincita”:  la scrittura a mano.

Sempre più ricerche neuroscientifiche stanno dimostrando che scrivere a mano non solo aiuta a organizzare i pensieri in modo più efficace, ma ha anche un impatto significativo sulla nostra capacità di memorizzare e apprendere nuove informazioni. 

Quando scriviamo a mano, attiviamo una complessa rete di aree cerebrali che non entra in gioco quando usiamo una tastiera, con effetti positivi sulla memoria e il consolidamento delle informazioni.

Dal prendere appunti durante una riunione al ripassare per un esame, scoprire perché la scrittura a mano ci rende più attenti e ricettivi può aiutarci a sfruttare al meglio le nostre capacità mentali in un mondo che tende sempre più alla digitalizzazione.

In questo post esploreremo la scienza che si cela dietro questo fenomeno, analizzando perché scrivere a mano attivi la nostra memoria in modo più potente rispetto all’uso di una tastiera.

Scrivere a mano è molto più di un semplice atto motorio. A livello cerebrale, essa coinvolge una complessa rete di processi cognitivi, motori e sensoriali che lavorano insieme per creare connessioni profonde e durature nella memoria. 

Le neuroscienze ci offrono una prospettiva chiara: scrivere a mano attiva aree cerebrali che rimangono inattive o meno sollecitate durante la digitazione sulla tastiera.

Attivazione di più aree cerebrali

Questo studio dimostra che quando scriviamo a mano vengono coinvolte simultaneamente diverse regioni del cervello, che cooperano per facilitare l’apprendimento. 

Tra queste, la corteccia motoria, responsabile del controllo dei movimenti complessi della mano, e la corteccia sensomotoria, che integra le sensazioni tattili e i movimenti, sono altamente attivate. Inoltre, la corteccia prefrontale, implicata nella pianificazione e nell’elaborazione cognitiva, lavora per organizzare i pensieri mentre li traduciamo in parole scritte.

Al contrario, la digitazione su tastiera richiede movimenti motori molto più semplici e ripetitivi. 

Gli studi mostrano che la tastiera coinvolge solo una frazione dell’attività cerebrale rispetto alla scrittura manuale, perché si limita a movimenti di digitazione automatici che non richiedono la stessa complessità di controllo motorio o coordinazione sensoriale. 

Questo riduce l’attivazione cerebrale necessaria per elaborare e consolidare le informazioni che stiamo scrivendo.

Il ruolo dell’ippocampo

L’ippocampo è una delle aree cerebrali più importanti per il consolidamento della memoria a lungo termine. 

Studi neuroscientifici hanno dimostrato che l’atto di scrivere a mano stimola maggiormente questa regione del cervello, rendendo più probabile che le informazioni vengano immagazzinate in maniera duratura. 

L’ippocampo, in particolare, è responsabile di trasformare i ricordi a breve termine in memorie a lungo termine. 

Quando scriviamo a mano, il processo è più lento e richiede maggiore concentrazione rispetto alla digitazione, il che favorisce l’attivazione dell’ippocampo e migliora la consolidazione delle informazioni.

Invece, digitare velocemente su una tastiera non consente lo stesso tipo di approfondimento. Le informazioni tendono a essere trattate in modo più superficiale e l’ippocampo non riceve lo stesso livello di stimolazione necessaria per consolidare i ricordi.

ippocampo stimolato dalla scrittura a mano

L’interazione tra cognizione, movimento e senso del tatto

Scrivere a mano comporta un’interazione complessa tra i movimenti della mano, la percezione visiva delle lettere che formiamo e la coordinazione sensoriale.

Questo processo coinvolge la memoria procedurale, un tipo di memoria implicita che si sviluppa con l’apprendimento di compiti motori. 

Ogni volta che formiamo una lettera o una parola, la nostra memoria muscolare si allena, rinforzando le connessioni neuronali tra le aree motorie e quelle cognitive.

La digitazione, invece, non richiede la stessa precisione o coinvolgimento sensoriale. Digitare su una tastiera utilizza movimenti ripetitivi e automatici che attivano meccanismi diversi rispetto a quelli necessari per la scrittura a mano.

Questo può contribuire a una minore profondità cognitiva nel processo di apprendimento.

Differenze nel processo di apprendimento e memorizzazione

Scrivere a mano è un processo più lento, che richiede di selezionare le parole e strutturare le frasi in modo più consapevole

Questo rallentamento è in realtà vantaggioso per la memoria: costringe il cervello a elaborare i concetti più profondamente, facilitando il processo di codifica e, di conseguenza, il consolidamento delle informazioni.

Digitare, d’altro canto, permette una trascrizione rapida delle parole, ma a scapito dell’elaborazione cognitiva. 

Poiché le informazioni vengono trattate più rapidamente, il cervello ha meno tempo per riflettere e creare connessioni significative tra concetti. Questo rende il processo di apprendimento meno efficace e la memorizzazione a lungo termine più difficile.

Il concetto di "cognizione superficiale"

La digitazione su una tastiera promuove un tipo di “cognizione superficiale”, un termine che descrive la tendenza del cervello a elaborare le informazioni in modo meno profondo quando si utilizza una tecnologia digitale. 

Diversi studi dimostrano che le persone che digitano tendono a trascrivere le informazioni parola per parola senza un’elaborazione cognitiva significativa. Questo meccanismo riduce la riflessione critica e l’elaborazione semantica delle informazioni.

Secondo uno studio condotto da Mueller e Oppenheimer, gli studenti che prendevano appunti digitando erano più propensi a copiare il testo senza rielaborarlo. 

Questo processo di trascrizione passiva favorisce un’apprendimento più superficiale e impedisce la creazione di legami cognitivi tra i nuovi concetti e le conoscenze pregresse. 

Al contrario, la scrittura a mano, richiedendo più tempo e sforzo, obbliga il cervello a sintetizzare le informazioni e a costruire una comprensione più profonda.

Consigli pratici

Abbiamo capito che scrivere a mano nella vita quotidiana è una strategia potente per migliorare la memoria e promuovere il potenziamento cognitivo. 

Ecco 6 consigli pratici su come farlo:

1. Prendere appunti a mano durante le riunioni o le lezioni

Uno dei modi più efficaci per migliorare la memoria è prendere appunti a mano. Gli studi dimostrano che gli studenti che scrivono a mano, rispetto a quelli che digitano, comprendono meglio le informazioni e le ricordano più a lungo.

Consiglio pratico: Durante riunioni o lezioni, prova a prendere appunti a mano utilizzando parole chiave e riassunti, piuttosto che trascrivere parola per parola. Questo metodo di sintesi stimola la memoria di lavoro e aiuta a creare collegamenti tra i concetti.

2. Utilizzare il journaling come strumento per riflessione e memorizzazione

Tenere un diario scritto a mano è un altro strumento potente per migliorare la memoria. Scrivere delle proprie esperienze, riflessioni o pensieri quotidiani aiuta a consolidare le informazioni nel cervello. 

Il journaling coinvolge non solo la memoria autobiografica, ma anche la creatività e la capacità di risoluzione dei problemi, stimolando l’elaborazione profonda delle informazioni.

Consiglio pratico: Dedica 10-15 minuti al giorno per scrivere riflessioni o obiettivi in un diario. Può anche essere utile utilizzare il journaling per rielaborare ciò che hai appreso durante la giornata, che si tratti di un concetto nuovo o di un’esperienza personale.

3. Creare mappe concettuali o diagrammi a mano

Le mappe concettuali o i diagrammi sono strumenti che sfruttano la scrittura manuale per organizzare visivamente le informazioni. Questo metodo è particolarmente utile per concetti complessi che richiedono un’elaborazione strutturata. 

Scrivere e visualizzare i collegamenti tra concetti stimola diverse regioni del cervello, rendendo più facile richiamare informazioni durante i processi di apprendimento.

Consiglio pratico: Quando studi o pianifichi un progetto, disegna una mappa concettuale con collegamenti tra argomenti chiave. Puoi includere immagini, frecce e simboli per migliorare l’elaborazione visiva e utilizzare colori diversi per le varie categorie.

4. Utilizzare il metodo Cornell per prendere appunti

Il metodo Cornell è una tecnica di scrittura manuale strutturata che divide la pagina in sezioni per appunti, parole chiave e riepilogo. 

Questo metodo non solo favorisce l’organizzazione delle informazioni, ma richiede anche una revisione attiva, uno dei passaggi più critici per il consolidamento della memoria a lungo termine.

Consiglio pratico: Durante le riunioni o sessioni di studio, suddividi il foglio in tre sezioni: una per prendere appunti principali, una per annotare parole chiave o domande importanti e una per scrivere un breve riassunto alla fine.

Successivamente, rivedi regolarmente queste note per consolidare ciò che hai appreso.

5. Combinare digitale e manuale in modo efficace

Sebbene la scrittura manuale abbia molti benefici, la tecnologia digitale offre velocità e organizzazione. Combinare i due metodi può essere una strategia vincente. 

Ad esempio, puoi scrivere a mano per consolidare le idee e trasferire successivamente le informazioni chiave su un dispositivo digitale per facilitare la ricerca e l’archiviazione.

Consiglio pratico: Prendi appunti inizialmente a mano e, alla fine della giornata, trasferisci le informazioni più importanti su un’app di note digitale. 

Questo ti consente di beneficiare dei vantaggi cognitivi della scrittura manuale, mantenendo al contempo le informazioni organizzate e accessibili.

6. Ripasso attivo con flashcard scritte a mano

Le flashcard scritte a mano sono uno strumento eccellente per il ripasso attivo, una tecnica che migliora notevolmente il richiamo delle informazioni. 

La creazione fisica delle carte stimola il processo di apprendimento, e il ripasso attivo aiuta a consolidare la memoria.

Consiglio pratico: Quando devi imparare concetti o termini specifici, scrivi flashcard a mano con una domanda da un lato e la risposta dall’altro. Rivedile regolarmente per rinforzare la memoria a lungo termine.

Conclusioni

Scrivere a mano offre benefici unici e profondi per la memoria e l’apprendimento che la digitazione non può eguagliare. 

La complessità motoria e cognitiva della scrittura a mano aiuta a rafforzare le connessioni sinaptiche, migliorando il consolidamento della memoria a lungo termine

Al contrario, la digitazione, pur essendo più veloce e conveniente, stimola un’elaborazione superficiale delle informazioni, riducendo il coinvolgimento motorio e cognitivo. Ciò porta a un apprendimento meno efficace e a una memorizzazione più debole.

Creare una routine di scrittura a mano non solo rafforza la memoria, ma promuove anche un pensiero più riflessivo e creativo, rendendola una risorsa preziosa in un mondo sempre più digitale.

 

Al prossimo post,

Antonio M.

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