Slow living, mente e corpo: rallentare per ridurre lo stress

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  • Categoria dell'articolo:Slow living
  • Ultima modifica dell'articolo:6 Ottobre 2024
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slow living per ridurre lo stress
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di Antonio Martone

In questo preciso momento storico, dove siamo spesso sopraffatti da aspettative professionali, obblighi sociali e dall’incessante bombardamento di informazioni, lo slow living offre un’alternativa per ridurre lo stress e mettere al centro il benessere della mente e del corpo

Rallentare, infatti, non significa rinunciare alle proprie ambizioni, ma piuttosto ritagliarsi il tempo per ricaricare le energie, riflettere sulle proprie priorità e promuovere una salute più solida e resiliente.

Una vita vissuta a ritmi serrati porta spesso a livelli cronici di stress, che aumentano la produzione di cortisolo che, se in eccesso, può danneggiare aree del cervello legate alla memoria e alle emozioni.

Quando rallentiamo, permettiamo al nostro sistema nervoso di regolare meglio lo stress, migliorando non solo la salute mentale ma anche quella fisica.

Lo slow living incoraggia la presenza mentale: fare una cosa alla volta, con concentrazione e calma, permette di vivere con più soddisfazione e di sentirsi meno soggiogati dalle circostanze esterne.

In un mondo che sembra muoversi sempre più velocemente, lo slow living offre la possibilità di tornare a un ritmo di vita che rispetta i bisogni naturali del nostro corpo e della nostra mente, promuovendo una connessione più profonda tra i due.

Slow living e riduzione del cortisolo

Uno degli aspetti chiave del rallentare i ritmi della propria vita è la riduzione dei livelli di cortisolo, un ormone che gioca un ruolo cruciale nella risposta del nostro corpo allo stress. 

Quando affrontiamo situazioni di pressione costante, il nostro corpo rilascia cortisolo per aiutarci a fronteggiare l’emergenza, ma l’esposizione prolungata a questo ormone può avere effetti negativi sul cervello e sul corpo.

Che cos’è il cortisolo e perché è importante ridurlo?

Il cortisolo è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali ed è essenziale per diverse funzioni corporee, tra cui la regolazione del metabolismo, la riduzione delle infiammazioni e il controllo dei livelli di zucchero nel sangue. 

Tuttavia, quando lo stress diventa cronico, i livelli di cortisolo restano elevati per lunghi periodi, portando a una serie di problemi:

Danni alle funzioni cognitive: Livelli elevati di cortisolo compromettono l’ippocampo, la regione del cervello responsabile della memoria e dell’apprendimento. Studi neuroscientifici dimostrano che alti livelli di cortisolo riducono il volume dell’ippocampo e peggiorano la memoria.

Regolazione emotiva alterata: L’amigdala, l’area del cervello che regola le emozioni, diventa iperattiva con alti livelli di cortisolo, rendendo più difficile gestire lo stress e le emozioni negative. Questo può portare a reazioni eccessive a situazioni di stress e aumentare l’ansia (nature)

Effetti a lungo termine sulla salute fisica: Oltre ai danni cerebrali, l’eccesso di cortisolo è legato all’aumento della pressione sanguigna, alla soppressione del sistema immunitario e a un rischio maggiore di malattie croniche come diabete e malattie cardiache 

Lo slow living come antidoto allo stress

Lo slow living incoraggia a ridurre il ritmo delle attività quotidiane e ad adottare pratiche che abbassano la risposta fisiologica allo stress. Ecco alcuni esempi:

Mindfulness: Lo slow living incoraggia pratiche come la mindfulness, che è stata scientificamente dimostrata essere efficace nel ridurre i livelli di cortisolo. 

Studi hanno evidenziato che la meditazione consapevole può ridurre il rilascio di cortisolo nel corpo, migliorando la regolazione emotiva e riducendo la risposta allo stress.

Contatto con la natura: Un altro aspetto centrale dello slow living è il contatto regolare con la natura. La ricerca ha dimostrato che trascorrere del tempo all’aperto, lontano dagli stimoli artificiali, riduce significativamente i livelli di cortisolo nel sangue.

Camminare in un parco, passare del tempo in giardino o semplicemente contemplare spazi verdi può avere un impatto calmante sul sistema nervoso, aiutando a ridurre l’ansia.

Focalizzarsi su meno attività di maggiore qualità: Ridurre il multitasking e concentrarsi su una sola attività alla volta, con piena attenzione, aiuta a rilassare la mente. 

Lo slow living promuove il fare meno cose, ma farle con più presenza e attenzione. Questo permette al sistema nervoso di ridurre lo stress, diminuendo il rilascio di cortisolo e migliorando la sensazione di benessere.

Conclusioni

Adottare lo slow living non significa rallentare il passo in modo drastico, ma piuttosto trovare un equilibrio che permetta alla mente e al corpo di funzionare in armonia 

Le pratiche quotidiane, come la gestione consapevole del tempo, la riduzione delle distrazioni digitali e l’adozione di routine intenzionali, non solo migliorano la qualità della vita, ma offrono un sollievo tangibile dallo stress cronico.

Lo slow living, infatti, ha effetti documentati sulla riduzione dei livelli di cortisolo e sul miglioramento della regolazione emotiva.

In questo mondo sempre più frenetico, scegliere di rallentare diventa un atto di cura verso sé stessi. Integrare lo slow living nella propria vita è un viaggio verso un’esistenza più piena e in sintonia con i propri valori.

 

Al prossimo post,

Antonoi M.

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