di Antonio Martone
Nel panorama della pratica mindfulness, due concetti essenziali emergono come pilastri fondamentali: la coscienza e la consapevolezza.
È cruciale riconoscere che coscienza e consapevolezza, sebbene legati, rappresentano aspetti distinti dell’esperienza umana e della pratica mindfulness.
La coscienza è quella voce interna che ci informa della nostra presenza nel mondo, ci segnala quando siamo svegli o addormentati, ci guida attraverso i labirinti dei nostri pensieri e delle nostre emozioni.
È come un testimone silenzioso che osserva tutto ciò che accade, senza giudizio o preferenza, registrando semplicemente la realtà così com’è.
D’altra parte, la consapevolezza è la nostra capacità di andare oltre la semplice contezza della nostra esistenza e di percepire in modo più profondo e intimo.
È il potere di notare le sfumature più sottili dei nostri stati mentali, emozionali e fisici, senza essere trascinati dalle correnti tumultuose dei nostri pensieri e delle nostre reazioni istintive.
In questo breve articolo, esploreremo la sottile differenza tra coscienza e consapevolezza, e come entrambe giocano un ruolo cruciale nella pratica della mindfulness.
Differenza tra coscienza e consapevolezza
La distinzione concettuale tra coscienza e consapevolezza risiede nel modo in cui percepiamo e interagiamo con la realtà.
La coscienza può essere vista come il semplice stato di essere svegli, senza necessariamente implicare un’attività mentale attiva.
Al contrario, la consapevolezza è caratterizzata da una presenza mentale intenzionale, un’attenzione deliberata e non giudicante al momento presente.
Mentre la coscienza ci permette di percepire ciò che accade intorno a noi, la consapevolezza ci consente di esplorare la nostra esperienza interna con curiosità e apertura.
La coscienza può essere passiva nel senso che percepiamo automaticamente ciò che ci circonda senza necessariamente partecipare attivamente a quel processo.
È come essere sintonizzati su una stazione radio senza realmente ascoltare attentamente ciò che viene trasmesso.
D’altra parte, la consapevolezza richiede un impegno attivo da parte nostra.
Implica un’intenzione di prestare attenzione al momento presente con curiosità e gentilezza, senza essere trascinati dalle correnti dei nostri pensieri o emozioni.
È come essere il regista della propria esperienza, scegliendo consapevolmente dove dirigere la nostra attenzione e il nostro focus.
Un esempio pratico delle differenze tra coscienza e consapevolezza potrebbe essere il seguente: immagina di camminare in un parco.
Sei cosciente del tuo ambiente circostante, osservi gli alberi, gli uccelli che volano, le persone che passano. Questa è la tua coscienza in azione.
Tuttavia, se decidi di praticare la consapevolezza durante questa passeggiata, ti concentri deliberatamente sui tuoi passi, sul ritmo del respiro e sulle sensazioni che provi nel corpo mentre ti muovi.
In questo modo, stai portando la tua coscienza ad un livello più profondo di attenzione e intenzionalità, praticando la consapevolezza attiva.
Un altro esempio potrebbe essere il tragitto casa-lavoro in auto.
Quando sei alla guida della tua auto, anche se sei cosciente di essere al volante, guidi in maniera automatica e arrivi in ufficio senza badare troppo al mondo che ti circonda.
Quante volte ti è capitato di notare un palazzo, una fontana, una statua, un negozio, ecc, proprio lungo la strada che percorri ogni giorno al quale non avevi mai fatto caso? Quando finalmente l’hai notato, è solo perché eri più consapevole dell’ambiente che ti circonda.
Questi esempi evidenziano come la consapevolezza vada oltre la semplice coscienza, richiedendo uno sforzo e un impegno volontari per essere coltivata e mantenuta nel nostro quotidiano.
Coscienza e consapevolezza nella pratica mindfulness
La pratica della mindfulness si basa sull’interconnessione tra coscienza e consapevolezza, riconoscendo che entrambe sono fondamentali per sviluppare una comprensione più profonda e significativa della propria esperienza.
Integrare sia la coscienza che la consapevolezza nella pratica mindfulness può portare a benefici tangibili per la nostra salute mentale, emotiva e spirituale.
La coscienza fornisce il fondamento per la pratica mindfulness, consentendoci di essere “presenti nel momento presente“.
Senza una solida base di coscienza, diventa difficile coltivare la consapevolezza, poiché non saremmo in grado di percepire ciò che accade intorno a noi e dentro di noi.
D’altra parte, la consapevolezza arricchisce la nostra esperienza di coscienza, permettendoci di esplorare più a fondo i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre sensazioni fisiche senza essere trascinati dalla reattività o dal giudizio.
Suggerimenti per sviluppare una maggiore coscienza e consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante
Pratica della meditazione: Dedica del tempo ogni giorno alla meditazione, concentrandoti sulla tua respirazione, sulle sensazioni corporee o su un oggetto di concentrazione.
Questa pratica ti aiuterà a sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso e dell’ambiente circostante.
Mindful walking: Durante una passeggiata, porta consapevolmente la tua attenzione al movimento del tuo corpo, al suono dei passi e alle sensazioni sotto i piedi.
Questo ti permetterà di connetterti più profondamente con il tuo corpo e con la natura che ti circonda.
Tenere un diario di consapevolezza: Ogni giorno, prenditi del tempo per riflettere sulle tue esperienze, annotando i tuoi pensieri, le tue emozioni e le tue sensazioni fisiche.
Questo ti aiuterà a sviluppare una maggiore consapevolezza di te stesso e dei tuoi modelli di pensiero.
Approcci per coltivare una consapevolezza più profonda durante la meditazione e nella vita quotidiana
Pratica della consapevolezza del respiro: Durante la meditazione, concentra la tua attenzione sul respiro, osservando ogni inspirazione e espirazione con consapevolezza e gentilezza.
Pratica della consapevolezza corporea: Porta la tua attenzione al tuo corpo durante la meditazione, esplorando le sensazioni fisiche e le tensioni muscolari con curiosità e apertura.
Consapevolezza della vita quotidiana: Porta la pratica della mindfulness nella tua vita quotidiana, sii consapevole delle tue azioni, dei tuoi pensieri e delle tue emozioni mentre svolgi le tue attività quotidiane.
Puoi praticare la consapevolezza durante la preparazione e il consumo del cibo, durante la guida o durante le interazioni con gli altri. Questo ti aiuterà a coltivare una consapevolezza più profonda e significativa della tua esperienza di vita.
Integrare la coscienza e la consapevolezza nella pratica mindfulness richiede impegno e dedizione, ma i benefici che ne derivano sono inestimabili, portando a una maggiore pace interiore, chiarezza mentale e benessere complessivo.
Conclusioni
Alla fine di questo viaggio esplorativo attraverso la coscienza e la consapevolezza, emerge chiaramente l’importanza di integrare entrambi questi elementi nella nostra pratica mindfulness e nella nostra vita quotidiana.
Siamo giunti a comprendere che la coscienza ci fornisce il fondamento per essere nel momento presente, mentre la consapevolezza arricchisce questa presenza con una qualità di attenzione intenzionale e non giudicante.
L’interconnessione tra coscienza e consapevolezza ci offre una via per una maggiore comprensione di noi stessi e del mondo che ci circonda, portando a una vita più significativa e gratificante.
Al prossimo post,
Antonio M.
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Antonio M.
Da questo articolo sembra evincersi l’idea che consapevolezza sia superiore a coscienza. Sicuramente lo è dal punto di vista relativo umano, ma secondo il Buddhismo è esattamente il contrario, anzi, è proprio la consapevolezza che ci lega al samsara e non ci permette di vedere il mondo e noi stessi come nirvana, qui e ora.
Ciao e grazie per il tuo commento.
Nel post non era mia intenzione definire una gerarchia in ordine di importanza tra coscienza e consapevolezza, ma solo puntualizzare come, termini che troppo spesso usiamo come sinonimi, siano in realtà due cose separate.
Nel testo infatti sottolineo come entrambe siano fondamentali per sviluppare una comprensione più profonda e significativa della propria esperienza.
A presto,
Antonio M.