Come creare la tua realtà attraverso i tuoi stati interiori

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di Antonio Martone

Ti sei mai chiesto perché certe situazioni sembrano ripetersi nella tua vita, come se fossi intrappolato in un ciclo senza fine? La verità è che ciò che sperimentiamo nel mondo esterno è spesso un riflesso diretto del nostro mondo interiore. 

Questo è il cuore dell’insegnamento di Elio D’Anna nel suo libro La scuola degli dei, dove esplora come i nostri pensieri, emozioni e convinzioni influenzino ogni aspetto della nostra realtà.

Secondo D’Anna, viviamo in un mondo che è come uno specchio: riflette esattamente ciò che portiamo dentro di noi. Se dentro di noi c’è paura, insicurezza o rabbia, vedremo queste stesse emozioni manifestarsi sotto forma di situazioni sfavorevoli, conflitti o ostacoli. 

Al contrario, quando coltiviamo serenità, fiducia e amore, la nostra realtà inizia a rispecchiare questi stati interiori, portandoci esperienze positive e arricchenti.

Questo concetto, per quanto affascinante, ci invita a una riflessione profonda: Siamo davvero padroni della nostra realtà? Se la risposta è sì, allora il potere di cambiare la nostra vita non risiede all’esterno, ma è nascosto nel modo in cui pensiamo e sentiamo. 

In altre parole, per trasformare la nostra realtà, dobbiamo prima trasformare noi stessi.

 

Il potere della percezione

La percezione è uno dei meccanismi più potenti con cui modelliamo la nostra realtà. Ogni giorno, la nostra mente filtra un’enorme quantità di informazioni, selezionando e interpretando ciò che percepiamo in base ai nostri pensieri, emozioni e credenze. 

Questo processo non è oggettivo, ma profondamente influenzato dal nostro stato interiore.

Prendiamo ad esempio due persone che affrontano la stessa situazione, come un fallimento lavorativo. La prima persona, che ha una mentalità di crescita e crede nel proprio valore, vedrà il fallimento come una lezione, un’opportunità per migliorare e crescere. 

La seconda persona, che vive costantemente nella paura e nell’insicurezza, percepirà lo stesso fallimento come una conferma dei propri limiti, alimentando ulteriormente le sue convinzioni negative. Pur essendo la situazione esterna identica, la realtà vissuta dalle due persone è completamente diversa.

Questa dinamica dimostra che la realtà non è fissa o statica, ma viene creata e ricreata in base a come scegliamo di interpretarla. Elio D’Anna, nel suo libro “La scuola degli dei”, ci invita a comprendere che non siamo vittime degli eventi esterni, ma creatori attivi della nostra esperienza di vita.

Cambiare la tua percezione significa cambiare il modo in cui interagisci con il mondo, e di conseguenza, cambiare la tua realtà.

La percezione come specchio del mondo interiore

Il modo in cui vediamo il mondo è strettamente connesso ai nostri stati d’animo. Quando siamo sereni e in pace con noi stessi, tendiamo a vedere il mondo come un luogo più armonioso. 

Al contrario, quando siamo stressati, arrabbiati o ansiosi, ci sembra che tutto e tutti siano ostili. Questo accade perché le nostre percezioni sono, in effetti, un riflesso di ciò che proviamo dentro.

Spesso, invece di riconoscere questo legame, cadiamo nella trappola di credere che siano le circostanze esterne a causare il nostro malessere. Pensiamo che la felicità dipenda da ciò che ci accade, quando in realtà è il nostro stato interiore a influenzare ciò che accade

Cambiando il modo in cui vediamo le cose, cambiamo il nostro mondo.
– rivoluzionaMente

L’effetto della percezione sulla realtà

Immagina di indossare degli occhiali con lenti colorate: ogni cosa che guardi sarà tinta del colore delle lenti. La percezione funziona allo stesso modo. 

Se indossiamo le lenti della paura, vedremo il mondo come minaccioso. Se indossiamo le lenti dell’amore e della fiducia, il mondo apparirà pieno di possibilità.

Questo effetto non si ferma alla nostra mente. La percezione influenza le nostre azioni e, di conseguenza, le circostanze che attraiamo nella nostra vita. Se percepiamo una situazione come un’opportunità, saremo più propensi ad agire con fiducia, attrarre soluzioni e superare gli ostacoli. 

Al contrario, se vediamo solo problemi, probabilmente finiremo per alimentarli con il nostro atteggiamento e le nostre azioni.

Come sfruttare il potere della percezione

La buona notizia è che, se la percezione crea la realtà, abbiamo il potere di cambiarla. Qui alcuni passi per iniziare a trasformare la tua percezione e, di conseguenza, la tua realtà:

Osserva i tuoi pensieri: Inizia a notare come interpreti gli eventi. Sei una persona che tende a vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? L’auto-osservazione è il primo passo per cambiare.

Cambia il punto di vista: Quando ti trovi di fronte a una situazione difficile, chiediti: “Come potrei vedere questa situazione in modo diverso?” Cerca di trovare il lato positivo o un’opportunità di crescita anche nelle sfide.

Allena la gratitudine: Focalizzarti sulle cose per cui sei grato/a può cambiare drasticamente il tuo stato mentale e, di conseguenza, la tua percezione della realtà. Quando ti senti sopraffatto, fermati e fai una lista delle cose per cui provi gratitudine in quel momento.

Scegli consapevolmente le emozioni: Quando senti che emozioni negative stanno influenzando la tua percezione, prova a sostituirle con emozioni più positive. Anche solo un piccolo cambiamento può avere un grande impatto sulla tua realtà.

Le credenze: fondamenti della realtà

Se le emozioni sono come il carburante che alimenta la nostra realtà, le credenze sono il motore invisibile che la guida. Le credenze formano la base di come interpretiamo ogni cosa che ci accade, condizionando il nostro comportamento, le nostre percezioni e persino i risultati che otteniamo.

Ogni credenza che abbiamo – sia essa consapevole o inconscia – agisce come un filtro attraverso il quale vediamo e interagiamo con il mondo. 

Le credenze limitanti, quelle convinzioni radicate che ci dicono che non possiamo fare qualcosa o che non siamo all’altezza, bloccano le nostre possibilità di crescita e creano una realtà piena di ostacoli. 

Al contrario, credenze potenzianti, quelle che ci fanno sentire capaci e fiduciosi, aprono la porta a opportunità e successi.

Come le credenze limitano o espandono la tua realtà

Immagina di credere fermamente di non essere abbastanza bravo nel tuo lavoro. Questa credenza influenzerà il modo in cui ti comporti: potresti evitare nuove sfide, non cercare promozioni o persino autosabotarti inconsciamente. 

In questo modo, la tua credenza crea una realtà in cui davvero non riesci a progredire, confermando il tuo pensiero iniziale. Questo è ciò che viene chiamato ciclo di rinforzo delle credenze: ogni volta che la tua credenza si conferma nella realtà, diventa sempre più forte.

Ora immagina di avere una credenza opposta: credi di essere perfettamente in grado di eccellere nel tuo lavoro. Questa convinzione ti spingerà a cercare nuove opportunità, ad accettare sfide e a migliorare costantemente. 

Di conseguenza, la tua realtà si espanderà, confermando che sei effettivamente in grado di avere successo. Le credenze, quindi, fungono da veri e propri architetti della nostra vita, limitando o espandendo le nostre possibilità a seconda della loro natura.

Credenze consce e inconsce: un potere nascosto

Molte delle credenze che governano la nostra vita sono inconsce, radicate in noi sin dall’infanzia o derivate da esperienze passate. 

Queste credenze inconsce spesso operano sotto la superficie, influenzando silenziosamente le nostre decisioni e i nostri comportamenti senza che ce ne rendiamo conto. 

Ad esempio, potresti credere inconsciamente di non meritare il successo, il che potrebbe portarti a sabotare inconsapevolmente le tue opportunità.

Le credenze consce, d’altra parte, sono quelle di cui siamo consapevoli e che spesso possiamo identificare facilmente. Può trattarsi di convinzioni come “Posso raggiungere i miei obiettivi” o “Devo lavorare duramente per essere apprezzato/a“. 

Anche se più facili da riconoscere, queste credenze non sono sempre facili da cambiare, poiché sono state rinforzate nel tempo attraverso l’esperienza.

L’importanza di comprendere che le credenze, consce o inconsce, plasmano la nostra realtà è cruciale. Solo attraverso la consapevolezza di queste convinzioni possiamo iniziare a cambiarle e a creare una realtà che riflette i nostri desideri più autentici.

creare la realtà attraverso le credenze

Come identificare e cambiare le credenze limitanti

Fortunatamente, anche le credenze più radicate possono essere cambiate. Il primo passo per trasformare la tua realtà è identificare le credenze che ti stanno limitando. Ecco alcune strategie per farlo:

Auto-riflessione: Chiediti quali credenze guidano le tue azioni. Ad esempio, se ti senti bloccato in una situazione, chiediti: Cosa credo su me stesso/a o su questa situazione che mi sta trattenendo?

Sfida le tue credenze: Una volta identificate, metti in discussione le tue credenze. Chiediti: È davvero così? Spesso le credenze limitanti sono solo storie che ci raccontiamo, basate su esperienze passate o su paure non reali.

Sostituisci le credenze limitanti con credenze potenzianti: Quando identifichi una credenza limitante, cerca di sostituirla con una nuova credenza più positiva e potenziante. Ad esempio, se credi di non essere abbastanza bravo/a, inizia a ripeterti: Sono in grado di migliorare e raggiungere i miei obiettivi.

Rafforza le nuove credenze: Le credenze non cambiano da un giorno all’altro. Rafforza le tue nuove credenze potenzianti attraverso la ripetizione e le esperienze concrete che le confermano. Ogni piccolo successo che conferma una nuova credenza diventa un tassello nel processo di trasformazione.

Trasformare la realtà attraverso la consapevolezza

La consapevolezza è il cuore pulsante di ogni trasformazione interiore. È attraverso di essa che diventiamo i veri creatori della nostra realtà, e senza di essa, rimaniamo bloccati in un ciclo di reazioni automatiche ai nostri stati interiori, alle emozioni e alle credenze. 

Quando coltiviamo la consapevolezza, ci allontaniamo dal ruolo di vittime passive delle circostanze e diventiamo creatori attivi del nostro destino.

Ma cosa significa veramente essere consapevoli e come possiamo usare questa capacità per trasformare la nostra realtà?

Consapevolezza: osservare senza giudicare

Essere consapevoli significa osservare ciò che accade dentro e fuori di noi senza giudizio. È il semplice atto di diventare testimoni delle nostre emozioni, pensieri e comportamenti, senza lasciarci trascinare automaticamente da essi. 

Quando sviluppiamo questa capacità di osservazione, ci rendiamo conto di come i nostri stati interiori influenzino la nostra realtà e cominciamo a comprendere che possiamo scegliere come reagire.

Ad esempio, supponiamo che ti senta costantemente stressato al lavoro. Senza consapevolezza, potresti reagire automaticamente, lamentandoti delle situazioni o accusando i colleghi, cadendo in uno schema ripetitivo. 

Ma con la consapevolezza, puoi fermarti e osservare la tua reazione allo stress: notare come il corpo si contrae, come il pensiero accelera e come le emozioni negative iniziano a emergere. 

Questa osservazione ti dà un potere enorme: il potere di scegliere una risposta diversa, di non farti travolgere dallo stato emotivo, ma di riprendere il controllo.

Consapevolezza e creazione della realtà

Come accennato in precedenza, i nostri stati interiori – pensieri, emozioni e credenze – influenzano direttamente la realtà che viviamo. Ma senza consapevolezza, questi processi operano in modo automatico, senza che ce ne rendiamo conto. 

Sviluppando consapevolezza, creiamo uno spazio di libertà tra l’esperienza e la reazione, permettendoci di cambiare attivamente il nostro mondo interiore e, di conseguenza, la nostra realtà esterna.

Quando ci rendiamo conto che non siamo i nostri pensieri o le nostre emozioni, ma che possiamo osservarli e sceglierli, diventiamo in grado di trasformarli. 

Questa separazione tra il Sé e i pensieri/emozioni è il fulcro della consapevolezza: non ci identifichiamo più con gli stati negativi, ma li vediamo per ciò che sono, e possiamo agire su di essi in modo consapevole.

creare la realtà attraverso la meditazione mindfulness

Come coltivare la consapevolezza

Il viaggio verso la consapevolezza richiede pratica e intenzione. Non è un processo che avviene automaticamente, ma piuttosto un’abilità che si sviluppa con il tempo. Ecco alcuni metodi pratici per coltivare la consapevolezza e usarla per trasformare la tua realtà:

Meditazione: La meditazione è uno degli strumenti più potenti per sviluppare la consapevolezza. Non si tratta di fermare i pensieri, ma di osservarli senza giudizio. Sedersi in silenzio e notare i pensieri che emergono, le emozioni che affiorano e le sensazioni fisiche nel corpo è un modo per praticare la presenza consapevole.

Mindfulness quotidiana: Anche nelle attività quotidiane, possiamo coltivare la consapevolezza. Che tu stia camminando, mangiando o lavorando, prova a prestare attenzione pienamente al momento presente. Noterai come il tuo stato mentale influenza la tua esperienza e come la tua realtà risponde alla tua attenzione.

Osservare senza reagire: Quando ti trovi in una situazione emotivamente intensa, fermati e osserva. Nota i pensieri e le emozioni che emergono, ma non reagire immediatamente. Questa pausa ti permette di agire consapevolmente piuttosto che reagire automaticamente.

Diario della consapevolezza: Scrivere ogni giorno delle tue emozioni, pensieri e comportamenti può essere un ottimo modo per sviluppare consapevolezza. Prendi nota dei momenti in cui ti sei lasciato trasportare da reazioni automatiche e rifletti su come avresti potuto agire diversamente.

La consapevolezza, quindi, non è solo uno strumento per vivere meglio il presente, ma la chiave per creare una realtà che rispecchi davvero chi siamo e ciò che desideriamo. Coltivarla è il primo passo verso la piena realizzazione del nostro potenziale creativo.

Conclusioni

La creazione della nostra realtà inizia con ciò che avviene dentro di noi. I nostri pensieri, emozioni, credenze e la nostra consapevolezza agiscono come forze potenti, plasmando l’esperienza che viviamo ogni giorno. 

Il mondo esterno non è altro che il riflesso di ciò che accade nel nostro mondo interiore. Cambiando la qualità di ciò che portiamo dentro di noi, possiamo cambiare ciò che vediamo e sperimentiamo fuori di noi.

In conclusione, la realtà non è fissa o immutabile. È una tela che possiamo dipingere con i colori della nostra consapevolezza, delle nostre emozioni e delle nostre credenze. 

Ogni giorno ci offre l’opportunità di creare una vita che riflette chi siamo veramente e ciò che desideriamo profondamente. Siamo noi i veri creatori della nostra realtà e il potere per farlo risiede dentro di noi, in ogni momento.

 

Al prossimo post,

Antonio M.

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Questo articolo ha un commento

  1. Fabrizio

    salute, sto bene, perche sono consapevole di essere pronto a stupirmi , a dire si alle nuove occasioni, o fede nella vita.ho fatto un piano di buoni abitudini, gli obbiettivi piu importanti.si son d accordo, che le credenze interne possono influenzare. Io credo nella vita, e che io raggiungere i miei obbiettivi. le relazioni portano nuova consapevolezza. salute a te.