di Antonio Martone
Non importa chi sei, da dove vieni, qual è stato il tuo percorso finora, puoi sempre aspirare ad una migliore versione di te.
Il solo porti la domanda: “Come posso diventare la migliore versione di me stesso/a?” ti avvicina ad essere già una persona migliore.
Quando ti poni un interrogativo del genere, la tua neocorteccia si attiva perché prova a trovare una soluzione razionale, ma deve purtroppo scontrarsi con le tue convinzioni e le tue esperienze passate.
Non temere se dopo averti fatto la fatidica domanda, non hai trovato una replica esaustiva, proverò a darti qualche dritta per riportarti in carreggiata e trovare la tua risposta.
Consapevolezza
Definire la migliore versione di sé stessi implica intraprendere un percorso di crescita che necessita di stabilire un punto di partenza.
Un po’ come quando impostiamo il navigatore: abbiamo una destinazione e partiamo da dove ci troviamo in quel momento.
Quindi, pensa a chi sei e a come sei arrivato/a fino a qui.
Devi essere consapevole che sei il risultato:
– di tutte le tue abitudini
– di tutte le decisioni che hai preso
– di tutte le decisioni che NON hai preso (e che qualcun altro ha preso per te)
– delle tue convinzioni
– del livello della tua autostima
– di come ti parli
– del tuo livello di procrastinazione
– del senso di colpa
– della media delle persone che ti circondano
… e potrei continuare ancora.
Insomma ci sono davvero tante “variabili” che fanno di te la persona che sei adesso.
Variabili che potremmo definire “interne” ed “esterne“. E sono soprattutto queste ultime quelle che devi eliminare, o quanto meno tenere sotto controllo.
Scegliere un percorso universitario o lavorativo solo perché lo vogliono i tuoi genitori, è una variabile esterna che influenzerà il tuo cammino e determinerà quella versione di te.
Per quelle interne, proprio perché dipendono da te, necessitano di uno sforzo che in primis prevede l’abbattimento della tua confort zone.
Ma adesso prendi carta e penna, trovati un posto tranquillo e pianifichiamo la migliore versione di te.
Pianificazione
Ammetto di aver utilizzato il termine pianificazione per solleticare ancora una volta la tua neocorteccia nella speranza che tu possa immaginare la migliore versione di te.
Continuando con la metafora del navigatore, hai settato la tua posizione di partenza. Ora devi impostare la tua destinazione: “Dove vuoi andare?“
Immagina la migliore versione di te!
– quali sono le sue abitudini?
– cosa legge?
– si allena?
– cura il suo corpo e la salute fisica e mentale?
– chi frequenta?
– che lavoro fa?
– vive il qui e ora?
… e anche qui potrei aggiungere altri interrogativi, ma sono sicuro che tu abbia capito dove voglio andare a parare.
Che tipo di persona devi essere (e non diventare) per raggiungere la migliore versione di te?
È una questione di identità!
Una volta capito che tipo di persona vuoi essere, inizia la pianificazione vera e propria. Chiediti:
– quali abitudini devo cambiare per essere la migliore versione di me?
– quali decisioni influenzeranno il mio percorso?
– quali convinzioni devo scardinare?
– come posso aumentare la mia autostima?
– …
Insomma prendi l’elenco delle variabili e pianifica cosa fare punto per punto.
Se vuoi essere una persona che ci tiene alla propria salute fisica e mentale, devi pianificare delle sessioni di allenamento, devi imparare a fare la spesa per migliorare la tua alimentazione, devi ritagliarti del tempo per meditare, e così via…
Non lasciare nulla al caso, ti ricordo che stai pianificando la migliore versione di te!
Azione
Una volta stabilita la posizione di partenza e di arrivo, bisogna accendere i motori e incamminarsi verso la meta.
Se ti fermi solo alla fase, per così dire, teorica, sei solo a metà.
Adesso viene il bello!
È qui che devi dimostrare a te stesso/a che puoi travalicare la tua zona di confort.
Non farti prendere dall’entusiasmo però, inizia con qualcosa che puoi sostenere.
Se hai bisogno di svegliarti un’ora prima al mattino, inizia con impostare la sveglia quindici minuti prima del solito. Abituati per una settimana o due al nuovo orario e poi anticipa di altri 15 minuti. E così via…
E lo stesso farai con tutte le “variabili” che vuoi modificare.
È a questo livello che devi sviluppare una disciplina incrollabile.
Probabilmente a nessuno piace svegliarsi alle 5 del mattino in pieno inverno, indossare la tuta e fare gli esercizi, ma se serve a diventare la migliore versione di te, devi essere disciplinato/a.
Come si dice: senza fretta, ma senza sosta.
Pazienza
La pazienza, uno dei più importanti principi della Mindfulness, ci insegna che tutto ha un suo tempo.
Ricorda che diventare la migliore versione di te non è qualcosa di tangibile, non si rivela palesemente: è una transizione.
Se inizi ad andare in palestra, per i primi tempi non vedrai nessun risultato esaltante. Ti alleni duramente, torni a casa, ti guardi allo specchio e sei esattamente la stessa persona del giorno prima.
Torni ad allenarti il giorno dopo e lo stesso non è cambiato niente.
A questo punto potrai iniziare a pensare che con te non funziona, che è inutile sprecare tutte quelle energie e sarai tentato/a a mollare.
Ma è qui che devi pensare alla transizione!
Anche se non lo vedi, il cambiamento è iniziato. È per questo che devi avere pazienza.
Ci saranno giorni in cui non ti va di allenarti, in cui mangerai male o sarai sopraffatto dalla fatica, non preoccuparti. Non è questa battuta di arresto che non ti farà tornare in forma.
Se sei paziente, verrà il giorno in cui ti sentirai a tuo agio con il tuo corpo. È la costanza che innesca il processo di transizione.
Non è l’allenamento di 8 ore che ti mette in forma; allenarsi 20 minuti al giorno, lo farà.
Quindi sii paziente, disciplinato e costante e presto ti trasformerai nella migliore versione di te.
Conclusioni
Quando si aspira a diventare una persona migliore, ci si deve innamorare del percorso e non pensare solo alla meta.
Quando imposti il tuo navigatore e inizi il viaggio, non dimenticarti di guardare fuori dal finestrino e di goderti il paesaggio.
Voler lavorare sulla tua crescita personale ti metterà davanti alle tue debolezze, alle tue incertezze, ai tuoi limiti.
Accetta questa tua condizione senza entrare in conflitto con essa e ricorda che il processo di cambiamento può essere lento, ma la trasformazione inizia già con la presa di coscienza di dove si è adesso.
Segui questi quattro passi per iniziare il tuo percorso verso la migliore versione di te e se hai qualche difficoltà scrivilo pure nei commenti, sarò lieto di aiutarti.
Al prossimo post,
Antonio M.