di Antonio Martone
Ispiratrice di innumerevoli libri, blog, articoli, video, canali dedicati fino ai film, alzi la mano chi non ha mai sentito parlare della Legge di Attrazione.
Tanto affascinante quanto incompreso, il principio insito nella Legge di Attrazione, il più delle volte delude chi prova a metterlo in pratica.
In questo articolo ti spiego perché è stata mal interpretata e come fare per trarre beneficio da una delle più importanti leggi dell’Universo.
In questo articolo:
Le Origini
La maggioranza di coloro che hanno sentito parlare della Legge di Attrazione, lo hanno fatto grazie al film The Secret di Rhonda Byrne risalente ai primi anni del 2000.
Ma le origini della Legge che tutti conosciamo sono molto più antiche.
I principi di questa legge sono stati rinvenuti nella tavola di smeraldo (detta tavola smeraldina o in latino: tabula smaragdina) attribuita ad Ermete Trismegisto.
Questa tavola, secondo la legenda, sarebbe stata trovata in Egitto in epoca pre-cristiana ed è stata associata, appunto, ad Ermete Trismegisto.
La tradizione vuole che Ermete avesse inciso le parole della Tavola su una lastra verde con la punta di un diamante e che Sara, moglie di Abramo, l’avesse rinvenuta all’interno della sua tomba.
Una delle prime frasi ermetiche (da ermetismo: filosofia inspirata appunto ad Ermete), racchiude in sé il principio che gravita intorno alla Legge di Attrazione:
Come in alto così in basso
Come dentro così fuori.
– Tavola smeraldina
Ma è “solo” nel 1877 che viene pubblicato per la prima volta il termine “Legge di Attrazione”, e lo si trova in un libro di Helena Blavatsky.
Da allora si sono susseguiti svariati autori, appartenenti alla corrente del “Nuovo Pensiero“, che hanno descritto la Legge e le sue potenzialità.
Napoleon Hill, Neville Goddard, Clemence W. Stone, Og Mandino, Wayne Dyer, Bob Proctor e tanti altri, sono invece gli autori, per dirla così, dei nostri tempi.
Nei loro testi si parla tanto di Legge di Attrazione e di come questa sia in grado di cambiare la vita delle persone.
Purtroppo però, nonostante gli sforzi, non tutti hanno avuto il successo sperato, facendo della Legge una grande bufala, capace di arricchire solo gli autori sopracitati.
La Legge di Attrazione
Il principio contenuto nella Legge di Attrazione afferma che sei in grado di attrarre a te ciò a cui pensi.
Il primo capitolo del famoso “Pensa e arricchisci te stesso” di Napoleon Hill, racchiude questo principio in una frase: i pensieri diventano cose.
In poche parole: se ti concentri abbastanza sul tuo obiettivo, sarai in grado di ottenerlo. Un po’ come chiedere al genio della lampada i tuoi desideri.
Insomma: chiedi e ti sarà dato.
La Legge si basa su tre step fondamentali:
– Chiedi
– Credi
– Ricevi
Vuoi diventare ricco/a?
Chiedi all’Universo di intercedere per realizzare il tuo sogno, credici come se fosse realmente già accaduto e ricevi il tuo desiderio.
È abbastanza evidente che, vista in questo modo, non solo non può funzionare, ma è davvero una grande caxxata.
La verità è che manca una componente fondamentale:
– Alza il culo e datti da fare!
Ma ti pare che mettersi lì comodi a pensare e a credere di diventare ricchi, farà di te una persona ricca? Eppure a leggere The Secret (o peggio a guardare il film), passa proprio questo messaggio.
Tutti sono capaci di sognare, ma pochi sono quelli che si fanno il mazzo.
Perché non funziona
Non c’è nulla di male a desiderare la casa dei propri sogni, di ritrovare la forma fisica di un tempo, di viaggiare in giro per il mondo; non c’è nulla di sbagliato in questo.
Segui tutte le indicazioni per attivare la Legge di Attrazione, ti ritagli il tuo spazio quotidiano per pensare ai tuoi obiettivi e ti vedi mentre ti godi i frutti dei tuoi sogni.
Il vero problema, però, è che passati quei pochi minuti dove ti senti realizzato/a, piombi nella tua realtà, quella fatta di bollette scadute, affitto da pagare, corse contro il tempo per sbarcare il lunario e chi più ne ha…
Presto ti rendi conto che la tua vita reale non ha nulla a che fare con ciò che desideri e, purtroppo, ti farà sentire un perdente, un fallito.
Il divario tra dove sei adesso e dove speri “un giorno” di arrivare è talmente ampio che ti sembrerà insormontabile e sarà demotivante.
E ti sentirai talmente scoraggiato/a che non prenderai nessuna iniziativa, ignorando la fase più importante, quella dove devi darti da fare.
Se il tuo inconscio ha già percepito che non puoi raggiungere quei traguardi, stai certo che non sprecherà nemmeno una goccia di energia per provarci.
Si chiama dissonanza cognitiva, ovvero quel disagio e quella tensione che si provano quando i nostri comportamenti non sono in linea con le nostre credenze.
Se sei convinto/a che non diventerai mai ricco/a (magari perché sei cresciuto/a in una famiglia di operai e al massimo puoi aspirare al tempo indeterminato in una fabbrica), ti racconterai una serie di balle che non ti faranno muovere di un centimetro rispetto a dove sei adesso.
È bello fantasticare la villa di lusso, i viaggi fuori porta in Porsche e gli aperitivi a base di caviale e champagne, salvo poi tornare coi piedi per terra e ritrovarsi nel proprio monolocale, squattrinato e come mezzo di trasporto una bici sgangherata.
A quel punto finirai per raccontarti la solita frottola: che ‘i soldi non fanno la felicità‘, che ‘tutto sommato va bene anche così‘, che ‘basta la salute‘ ecc. ecc.
E indovina un po’?
Finisci per attrarre proprio questo!
Tuttavia...
Se si approfondiscono meglio i concetti legati alla Legge di Attrazione, il Segreto può funzionare. Vediamo insieme i tre passi fondamentali:
1. CHIEDI
Chiedere deve essere interpretato come definizione di un chiaro, specifico e, soprattutto, realizzabile obiettivo.
Non puoi visualizzare di fare la bella vita a bordo piscina e sperare nel miracolo. Devi porti un obiettivo che, al netto delle tue attuali possibilità, competenze, tempo a disposizione ecc., puoi realizzare.
Se vuoi guadagnare di più chiediti: “quanto di più?”.
Stabilisci una cifra precisa e concentrati su come intendi ottenerla. Magari la prima mossa da fare è investire proprio sulla formazione per migliorare le tue competenze.
Qualunque cosa possa concepire e credere la mente umana, può realizzarla.
– Napoleon Hill (Pensa e arricchisci te stesso)
…a patto poi che ti dia da fare.
2. CREDI
Credere nella realizzazione del proprio obiettivo significa essere ben focalizzati, avere molta disciplina e riuscire a cambiare l’atteggiamento mentale rispetto al proprio sistema di convinzioni.
Come dicevo, se nel tuo inconscio è installato il paradigma che la ricchezza non è accessibile a tutti, tutte le azioni che compirai ti porteranno esattamente nella direzione opposta all’obiettivo di far soldi.
Ricorda che in base a come pensi agisci e in base a come agisci crei le tue abitudini. E poiché siamo praticamente il risultato delle nostre abitudini, le tue convinzioni decidono la tua vita.
Le tue convinzioni diventano i tuoi pensieri
I tuoi pensieri diventano le tue parole
Le tue parole diventano le tue azioni
Le tue azioni diventano le tue abitudini
Le tue abitudini diventano i tuoi valori
I tuoi valori diventano il tuo destino.
– Gandhi
E così “credere” assume una connotazione completamente diversa rispetto a quella descritta in The Secret.
3. AGISCI
Hai finalmente il tuo obiettivo ben chiaro e stai lavorando sul tuo mindset per cambiare le tue convinzioni.
Adesso è il momento di agire!
Senza l’azione resta tutto immobile esattamente come prima. Ti sei solo limitato/a a fare un esercizio di visualizzazione e niente più.
Esci dalla tua zona di confort, lotta contro il tuo “sistema” che non ne vuole sapere di cambiare, pazienta e persevera.
Ogni piccolo passo ti muove da dove sei e ti avvicina sempre di più al tuo obiettivo. Ma stai allerta: ci saranno sempre quei momenti di sconforto e di fatica che ti faranno sprofondare nella procrastinazione più ostinata.
Mollare, però, non è contemplato!
Sempre avanzerò d’un passo. E se non recherà vantaggio, ne farò un altro; e un altro ancora.
In verità, un passo alla volta non è difficile.
Persisterò fino al successo.
– Og Mandino (Il più grande venditore del mondo)
Ammetterai che, vista così, la Legge di Attrazione può avere senso.
Mettere giù nero su bianco uno specifico obiettivo, pianificare le azioni da compiere e, soprattutto, darsi da fare, sono le mosse giuste che ti porteranno verso il traguardo.
Conclusioni
In questo articolo mi sono limitato a parlarti dell’errore più comune che si compie pensando alla Legge di Attrazione.
Non puoi davvero credere che solo pensando per qualche minuto al giorno di raggiungere un obiettivo, questo si palesa magicamente.
C’è molto di più dietro a questa Legge che, se studiata e messa in pratica, può davvero fare la differenza.
E tu che idea ti sei fatto/a della Legge di Attrazione? Fammelo sapere nei commenti.
Al prossimo post,
Antonio M.
È fondamentale avere chiaro il metodo e cosa si desidera. Ovviamente dopo aver pianificato ê fondamentale agire. Condivido l’analisi fatta.
Grazie Fabrizio per il tuo commento. Sono fondamentali: idee chiare su ciò che si vuole, una corretta pianificazione e, soprattutto, darsi da fare.
In questo modo la Legge di Attrazione ha tutto un altro senso…
A presto,
Antonio M.
Salve, passo in questo sito per caso, mentre cercavo il perché dei miei fallimenti. Mi sono avvicinato a Neville, leggendo tutti i suoi libri ed altri autori simili. Nel mese di giugno ho iniziato ogni giorno a visualizzare quanto mi serviva. Ora è tempo di bilanci, perché nulla si è verificato di tutto quello che credevo, ma non solo, la mia situazione lavorativa e quindi economica, che individuo nel mio problema principale è decisamente peggiorata.
Su Reddit ho trovato alcune community dove in tanti raccontavano dei propri successi, mi sono accorto però che per la maggior parte non erano fatti verificabili, e si trattava soprattutto di piccoli eventi raccontati da giovani ragazzi che non avevano ancora vissuto le reali problematiche, i dispiaceri ed i piaceri della vita e che si accontentavano nell’aver avuto successo visualizzando qualche spicciolo ricevuto dai genitori o qualche contatto con una ragazza…
Certo sono riuscito in qualche cambiamento: dopo 40 anni non mi mangio più le unghie, ma questo forse è merito del rilassamento e della meditazione più che dell’immaginazione. Sono partito le prime settimane in quarta, mandando curriculum e facendo domande di ogni genere cercando un lavoro più stabile dell’attuale. Più immaginavo di ricevere risposte positive, ho immaginato di andare in auto nel luogo dove avevo fatto la domanda, lavorare nella nuova azienda, ma come conseguenza mi arrivavano solo risposte in cui ero scartato.
Ma la cosa veramente grave è che ho abbandonato alcune passioni, ho messo da parte alcune amicizie per far spazio ad ore in cui mi immergevo nell’immaginazione. Ho passato tutta l’estate in casa, immaginando, meditando, sperando che arrivassero dal nulla delle novità, questo ha compromesso il lavoro autonomo precario che già facevo, ho avuto sempre meno richieste ed ora mi ritrovo letteralmente senza un euro. Mi sono auto-convinto che grazie alla mia immaginazione, avrei vinto al gioco, ho speso qualche somma, inutilmente.
Non voglio credere di aver perso solo tempo. A questo punto credo che l’immaginazione possa essere utile per aiutarci nel cambiare noi stessi, ma non può assolutamente modificare come per magia gli eventi fisici esterni. E cambiando noi stessi proprio come dice l’articolo possiamo vedere diversamente il mondo, in particolare le persone che ci circondano. Ma siamo noi che vediamo le cose diversamente, questo non significa che siano realmente cambiate. Magari troviamo più coraggio nel fare determinate scelte, oppure troviamo fiducia in delle persone che prima invece ci sembravano l’esatto opposto.
Il problema di molti degli autori citati è che non si accontentano di tutto questo: ti raccontano che puoi anche cambiare il tuo fisico, se vuoi fare dieta puoi dimagrire con la sola immaginazione, creare degli eventi da zero e modificare il comportamento di altri. Già questo non ha senso e crea un cortocircuito: come posso modificare la volontà di una terza persona se poi magari a sua volta anche questa ha dei suoi ideali e una sua immaginazione?!
Come scrive l’articolo poi nel mondo reale, già appena svegli ci scontriamo ogni giorno con problematiche di ogni tipo: lavoro, fatture, discussioni, notizie di persone o amici che stanno male… Come possiamo ignorare tutto questo?!
Nessuno di questi autori inoltre ha mai spiegato il perché nel mondo ci sia quindi sofferenza. Eppure una persona coricata nel letto, malata di Sla o di altre brutte malattie, o incapace di camminare credo immagini più di qualsiasi altro di avere nuovamente la possibilità di muoversi… capisco che sia inutile e controproducente stare ore a seguire le notizie in tv o pensare di voler cambiare tutto il mondo, però in molti di questi libri, molti video ignorano totalmente questo aspetto.
Cercherò di immaginare per raggiungere degli obbiettivi pensando però soprattutto a come fare per ottenerli realmente. Mi scuso per la lunghezza, ma avevo bisogno di uno sfogo.
Ciao Cristian e grazie per il tuo commento.
Come avrai potuto leggere nel post, la visualizzazione è solo una parte dell’equazione per poter davvero dare una sterzata alla tua vita.
La visualizzazione è utile per provare a modificare delle credenze limitanti ed è molto utilizzata nella Riprogrammazione Mentale. Tuttavia, come spesso ricordo a tutti voi (ma soprattutto a me stesso), se non agisci sarà davvero dura ottenere dei risultati.
Stare lì ad immaginare dei cambiamenti nella propria vita (lavorativi, affettivi, economici, ecc.) e pensare (ma direi “sperare”) che le cose cambino per il volere di qualche divinità, mi dispiace ma non avverranno mai.
Quindi il consiglio è di capire realmente cosa vuoi cambiare, provare a pianificare una strategia di cambiamento, ma soprattutto agire.
Spero di rivederti sul blog.
Un saluto,
Antonio M.
È evidente che tu per primo non hai ben chiaro il concetto di manifestazione. va tutto bene quello che scrivi, ma non ha nulla che vedere con i fini semplici e chiari del manifestare attraverso i pensieri e l’energia universale che ci governa. Questo agire di cui parli, denota semplicemente una delle tue credenze limitanti riguardo all’argomento.. E de nota chiaramente il tuo Mindset stile coach motivazionale. Che ripeto, va anche bene… Ma non è fine riguardo ciò che dice la legge dai un’occhiata ai libri di Neville Goddard.
Ciao Angela e grazie per il tuo commento.
Quali sarebbero “i fini semplici e chiari del manifestare attraverso i pensieri”? Se si parla di manifestare, stai (credo) riferendoti alla realizzazione oggettiva di qualcosa che prima è stata nella tua mente, vero?
Davvero mi stai dicendo che riesci a concretizzare (ovvero a far manifestare) i tuoi obiettivi (di qualsiasi natura essi siano) solo con la visualizzazione?
Lo stesso Goddard, che citi, pensi che abbia chiesto all’universo di diffondere le sue idee? Ebbene no! Il buon Goddard si è munito di registratore e microfono e ha inciso i famosi dischi che tutti ben conosciamo.
Quindi, ancora una volta, ben venga la fase creativa, di immaginazione, di visualizzazione, di connessione con l’universo, ma, prima o poi, se non ti rimbocchi le maniche, resta solo un buon esercizio mentale.
A presto,
Antonio M.