di Antonio Martone
In ogni libro di crescita personale che si rispetti, c’è un capitolo dedicato alla visualizzazione.
Davvero visualizzare può essere utile per raggiungere i propri obiettivi?
Davvero la visualizzazione può modificare la realtà?
In questo articolo provo a dare una risposta a questi e ad altri interrogativi per permetterti di comprendere l’importanza della visualizzazione e in che modo può aiutarti a cambiare vita.
Il potere della visualizzazione
Ognuno visualizza sia che lo sappia che no.
Visualizzare è il grande segreto del successo.
– Genevieve Behrend
Tutti visualizziamo costantemente, è solo che non ce ne accorgiamo.
Quando sei in sovrappensiero, quando ti arrabbi per una discussione avvenuta in passato, quando sei in ansia e preoccupato/a per qualcosa che deve ancora avvenire, stai visualizzando.
Quante volte nella tua mente hai addirittura affrontato discorsi ipotetici provando forti emozioni?
In tutte queste situazioni non fai altro che visualizzare.
Come ti accennavo, la visualizzazione è un’attività naturale che però non sempre usiamo a nostro vantaggio.
Quando usate correttamente, le tecniche di visualizzazione sono un potentissimo strumento per la crescita personale e per il tuo cambiamento.
Che cos’è una visualizzazione?
È una rappresentazione mentale lucida e conscia di qualcosa che non è in quel momento presente nella realtà.
Ma è presente nella tua mente e, come ho più volte spiegato, la mente non distingue ciò che è immaginato da ciò che è reale.
È come quando vedi un film horror. Nonostante sei consapevole della finzione del film, nella scena clou finisci per irrigidire i muscoli, aumentare la frequenza cardiaca e trattenere il fiato.
Ripeto, la tua mente non distingue la realtà dalla fantasia e questo puoi sfruttarlo a tuo favore.
Ricorda che quando sei concentrato su qualcosa e lo visualizzi chiaramente nella tua mente, attivi un potente sistema di filtraggio delle informazioni: il Sistema di Attivazione Reticolare (S.A.R.).
Questo sistema porta alla tua attenzione tutto ciò che ha a che fare con l’oggetto della tua visualizzazione, poiché il cervello è sempre alla ricerca di evidenze che confermino le tue convinzioni.
Se visualizzi di non piacere alle persone, il tuo S.A.R. va alla ricerca di indizi che confermano l’immagine che ti sei creato/a nella tua mente.
Ma se ti concentri su ciò che vuoi veramente, allora potresti sfruttare questo strumento per portare alla tua attenzione tutto ciò che è utile per realizzare il tuo scopo.
Per questo motivo devi imparare a formare immagini mentali positive di come vorresti che andassero le cose!
Ciò che più mi preme farti capire è che non c’è niente di nuovo che tu non abbia già fatto, semplicemente devi comprendere come puoi utilizzare il tutto a tuo favore.
Efficacia delle tecniche di visualizzazione
Le tecniche di visualizzazione vengono utilizzate in ogni ambito: dal rilassamento, alla riabilitazione, allo sport.
Numerosi studi sono stati fatti, e grazie alla tecnologia (neuroimaging), oggi possiamo “vedere” cosa accade all’interno del nostro cervello mentre visualizziamo.
Il neuroimaging mostra che nell’azione e nell’immaginazione vengono attivate le stesse regioni celebrali.
Per questo motivo la visualizzazione può migliorare, ad esempio, le performance sportive.
Infatti, in uno studio condotto da Guang Yue e Kelly Cole, è stato dimostrato come immaginare di usare i muscoli li rinforza realmente.
Lo studio prendeva in considerazione due gruppi: uno faceva esercizio fisico, l’altro si limitava a immaginarlo. Entrambi i gruppi si limitavano ad allenare i muscoli di un dito, dal lunedì al venerdì, per un mese.
Il primo gruppo eseguiva quindici contrazioni massimali con una pausa di venti secondi tra una serie e l’altra. Il secondo gruppo faceva lo stesso, con la sola differenza che tutto avveniva nella propria mente.
Al termine dello studio, i soggetti che si erano allenati avevano aumentato la propria forza del 30%; i soggetti che immaginavano di allenarsi avevano aumentato la forza del 22%.
Non trovi che sia straordinario?
I soggetti dello studio sono stati in grado di riportare nella realtà ciò che avevano “solo” visualizzato.
Quando effettuiamo un movimento, prima ancora che questo si verifichi nella realtà, l’abbiamo immaginato. Nel nostro cervello si crea un’immagine motoria che prepara i muscoli all’azione.
E più ripetiamo una determinata azione, facendo esperienza, più veloce e preciso sarà il movimento.
E poiché abbiamo la facoltà di pensare ad eventi futuri, come la realizzazione di un obiettivo, attraverso la visualizzazione possiamo prepararci a vivere nella realtà quanto immaginato.
I Quattro Potenti della visualizzazione (pratica)
Passiamo alla pratica!
Come sempre ti propongo degli esercizi che io stesso ho praticato e che hanno avuto un riscontro tangibile nella mia vita.
Quella dei Quattro Potenti è forse la tecnica di visualizzazione più importante sviluppata da colui che può essere considerato il padre della Immaginazione Creativa, Neville Goddard.
I Quattro Potenti, nella metafora di Goddard, sono gli addetti alla creazione della migliore scena teatrale (la tua visualizzazione, il tuo obiettivo) e sono:
– Il Produttore;
– Lo sceneggiatore;
– Il Regista;
– L’Attore.
– Il Produttore è colui che crede nel progetto e che investe i suoi soldi per produrre lo spettacolo. Per consentire al Produttore di investire nel progetto, abbiamo bisogno di una buona idea. In poche parole dobbiamo definire l’obiettivo.
Che cosa vuoi veramente realizzare? A questa domanda devi rispondere prima ancora di proseguire con l’esercizio.
– Lo Sceneggiatore è colui che definisce la scena clou, quindi non tutta la nostra vita, ma una sola scena dove tutto è già realizzato.
Devi definire (in immagini) una scena dove il tuo obiettivo è già realizzato.
– Il Regista è colui che organizza la scena. In questa fase si inizia la visualizzazione, ma da una prospettiva diversa, in terza persona.
Devi vederti dall’esterno (in modalità spettatore), mentre ripeti la scena, ovvero mentre raggiungi il tuo obiettivo. Ripeto, in modalità dissociata.
– Il compito dell’Attore è ripetere la scena fino a quando non riesce a percepire, con tutti i sensi, come se fosse realtà.
In questa fase devi vederti, in prima persona, come se avessi raggiunto il tuo obiettivo e devi provare le stesse emozioni che proveresti nel momento in cui il tuo desiderio si fosse realizzato. E come l’attore, devi ripetere, ripetere, ripetere, fino a quando non ti sembrerà di vivere realmente il tuo obiettivo.
Ricapitoliamo:
La prima cosa da fare è chiarire il tuo obiettivo. Sii specifico e mettilo per iscritto nei particolari. Più dettagli hai e più efficacemente attivi il tuo S.A.R.
Immagina la scena clou che vede il tuo obiettivo realizzato. Anche qui, più è dettagliata la scena e maggiore sarà l’efficacia della visualizzazione.
Visualizza te stesso in modalità spettatore. Osservati dall’esterno immerso nella scena clou. Guardati mentre raggiungi il tuo obiettivo. Ripeti fino a quando non ti sembra una scena perfetta.
Adesso sei il protagonista e quindi è l’ora di visualizzarti in prima persona. Il tuo obiettivo è raggiunto! Ripeti la scena fino a quando non ti sembra reale, fino a quando non provi le stesse emozioni che proveresti se avessi già raggiunto il traguardo.
Ripeti, ripeti, ripeti.
Considerazioni finali e un ultimo consiglio
Come avrai potuto apprendere, visualizzare è una pratica che segui costantemente e per questo motivo è meglio sfruttarla a tuo favore.
Grazie ai progressi della scienza abbiamo le prove concrete che solo l’atto di immaginare qualcosa, produce una risposta nella realtà. Che sia uno sforzo fisico, un movimento specifico o il raggiungimento di un obiettivo.
Sfrutta la visualizzazione per concentrarti sul tuo scopo e per attivare al meglio il tuo S.A.R.
L’esercizio che ti ho descritto è davvero molto potente e sono sicuro che, con un po’ di pratica, anche tu potrai ottenere ottimi risultati.
Ma prima di lasciarti vorrei darti un un ultimo consiglio.
Non limitarti a visualizzare solo il raggiungimento del tuo obiettivo. Questa è una fase fondamentale, ma ricorda che devi sempre muovere il culo (scusa il francesismo) per realizzare ciò che desideri.
Quindi visualizza anche il processo! Anzi, innamorati del processo.
Cosa devi fare in pratica affinché tu raggiunga il tuo obiettivo? Che sia studiare, lavorare su qualcosa in particolare, allenarsi, formarsi, trasferirsi, viaggiare, ecc., visualizza anche questo.
Visualizzare te stesso/a mentre sei alle prese con il processo, ti prepara alla fatica che devi compiere. Nessuno ti regala niente! Ma come i soggetti dello studio, anche tu puoi “allenarti” ad avere successo.
Su cosa vorresti lavorare? Quale scena hai pensato di mettere in atto? Scrivimelo nei commenti.
Ti saluto e ci leggiamo al prossimo articolo.
Antonio M.
Ha senso farlo pensando ad una persona?
Ciao Laura e grazie per il commento. Suppongo ti riferisca ad una persona che vorresti nella tua vita, vero?
Ricorda che la visualizzazione è legata al tuo scopo. Se il tuo obiettivo è amare ed essere amata, è questo che devi visualizzare, indipendentemente dalla persona.
Magari puoi pensare ad una persona in particolare per l’esercizio della visualizzazione, ma ricorda che il tuo obiettivo è un altro.
Spero ti sia stato utile,
un abbraccio,
Antonio M.
Ciao, innanzitutto ottimo articolo e grazie per aver sottolineato l’importanza di focalizzarsi anche sul processo. Volevo chiederti se conosci qualche libro che parla della visualizzazione ma non i soliti libri stile the secret o simili che comunque esagerano i benefici di questa pratica. Magari scritti da psicologi o psichiatri che citano ad esempio studi o casi esaminati (PS: psicocibernetica l’ho già letto). Grazie!
Ciao Michele e grazie a te per il commento.
In effetti, tolto Psicocibernetica e i testi di Neville Goddard, si fa fatica a trovare libri sull’argomento scritti da psicologi o psichiatri con tanto di casi studio.
Come scrivevo nell’articolo, è dove poniamo la nostra attenzione che fa la differenza. Ricorda che visualizzare è solo un esercizio, mentre l’azione è ciò che innesca il processo di cambiamento.
A presto,
Antonio M.
Ciao.
Il mio obiettivo è iniziare a fare attività fisica. Posso visualizzare il processo tramite il quale apprendo i movimenti da fare?
Grazie
Ciao Antonio e grazie per il tuo commento.
Visualizzare il processo utile alla realizzazione di un obiettivo è una strategia vincente.
Nel tuo caso, non solo prepari la tua mente e il tuo corpo all’allenamento, ma puoi anche anticipare eventuali intoppi e porvi rimedio.
La cosa più importante, però, è che alla visualizzazione fai seguire l’azione!
A presto,
Antonio M.
Ho un’altra domanda: che ne pensi se scrivessi le azioni da compiere (in una specie di script) e poi le visualizzassi? Lo utilizzerei come guida iniziale, magari anche usando delle domande guida che mi aiutino nell’immaginare quelle azioni.
È un’ottima idea!
Scrivere le azioni da compiere rinforza la visualizzazione di quell’obiettivo.
Alcuni autori consigliano anche di scrivere le proprie intenzioni sottoforma di “mantra” da recitare più volte al giorno.
Prova le varie opzioni e trova la forma che più ti si addice, ma come sempre, poi dai vita alla tua visualizzazione.
Ciao Antonio bellissimo articolo ma mi rimane un dubbio sulla pratica, io è vero che visualizzo i miei obiettivi sempre in terza persona, mi vedo me stessa fare ciò che desidero o con l oggetto del mio desiderio, ma per quanto riguarda in prima persona come faccio? Non vedo più me stessa nella visualizzazione? Tipo vedo solo le mie mani che stanno disegnando un opera d’arte o i miei piedi che camminano nella casa dei miei sogni? Funziona così oppure intendevi in prima persona non nella visualizzazione ma nella vita reale ? Puoi chiarirmi questo dubbio? Grazie mille
Ciao Luana e grazie per il tuo commento!
È esattamente come hai descritto. Quando ti visualizzi in prima persona, vivi esattamente la scena che vivresti nel momento in cui realizzi il tuo obiettivo. Quindi: vedi i tuoi piedi mentre cammini nella casa dei tuoi sogni. Ma ti dirò di più. Nella visualizzazione in prima persona, devi anche provare le emozioni che proveresti nella realtà. Continuando con l’esempio della casa dei tuoi sogni, prova ad avvertire il calore del parquet sotto i tuoi piedi o la sensazione di calore dovuta ai raggi solari che penetrano dalla finestra dell’ampio salone e così via. In prima persona DEVI provare le emozioni. È così che innalzi le frequenze e ti connetti davvero con la realizzazione del tuo obiettivo.
A presto,
Antonio M.